mercoledì 4 aprile 2012

IL PUNTO DEL MISTER

Il Mister Brandoni "pensiero"!

HO PERSO LE PAROLE ... MA HO TROVATO CERTEZZE!!!!!
Durante la partita di venerdì ho proprio perso le parole, non perché non avessi nulla da dire ma per il semplicissimo fatto che in quei precisi momenti non c’era nulla da rimarcare. Sarebbe stato inutile, non avrebbe portato ad una decisa inversione di rotta e sicuramente con i miei modi non diplomatici avrei finito con il fare più danni che portare benefici. Non era il caso, non era il momento e non era nemmeno necessario perché ognuno di voi sapeva che stava facendo male e in nessuno ho visto quella scintilla che potesse far cambiare l’ordine della partita. Tanto valeva rimanersene in silenzio e cercare di capire in quella mezzora che rimaneva cosa ci è successo, guarda caso più o meno dalla partita di andata contro la Metal Ho passato due giorni a ripassarmi mentalmente tutte le partite che abbiamo giocato per capire cosa si è realmente inceppato e sono arrivato alle classiche soluzioni che credi si trovino su di un altro pianeta e invece sono sotto la punta del naso.
E’ inutile dire che se analizziamo tutte le partite del campionato, la nostra è sicuramente quella con l’età media più alta, non che sia un demerito ma sicuramente ci deve fare riflettere sul fatto che non possiamo competere con la stragrande maggioranza delle squadre mettendola sul piano puramente atletico visto che sono zeppe di ragazzini che corrono a palla e hanno riserve di energia meno contingentate rispetto a noi. La nostra squadra si è trasformata, cambiandone gli interpreti in modo radicale, più volte in questo scorcio di campionato e questo ha pregiudicato un lavoro fisico-atletico sistematico e metodico che oggi paghiamo a caro prezzo; a ottobre con ancora la preparazione nei polmoni, abbiamo fatto partite ottime (ricordatevi contro l’FC Ponte come andavamo), oggi invece facciamo difficoltà a dare una efficace copertura in fase di ripartenza degli avversari prestando il fianco agli attacchi avversari con una remissione quasi umiliante. Purtroppo le giovani leve ci hanno lasciato e sono rimasti i vecchietti, la squadra ha iniziato con una fisionomia e oggi ne ha un’altra seguendo una involuzione che da un lato ha sistemato la rosa ma dall’altro non ci ha mai permesso  di poterci allenare insieme per correggere gli errori e creare una certa amalgama.
La maggior parte delle squadre ha un’idea di gioco dettata dal fatto che si conosco e giocano insieme da anni apportando di volta in volta solo piccoli accorgimenti per irrobustire il potenziale; noi da inizio anno abbiamo perso per vari motivi Andri, Tommi, Michi e Tia (tutti quasi sempre titolari), Patrick, abbiamo perso per periodi lunghi Frau, il Conte, spesso Alan, Busca (che nel precampionato era in formissima e poi bersagliato dagli imprevisti). Oggi siamo completamenti diversi, chi è arrivato non è certamente da meno da chi non è più in rosa ma molti di voi giocano senza avere minuti nelle gambe e nel fiato.
Altra considerazione sta nel modulo da adottare; proprio in virtù di una qualità atletica che in questo momento non ci consente grandi voli pindalici e schemi molto volitivi, dobbiamo fare buon viso a cattivo gioco sfruttando le nostre qualità migliori, perché malgrado tutto ne abbiamo tante, e cercando di evitare di diventare facili bersagli per gli avversari. La partità di venerdì è stata la dimostrazione che il modulo non c’entra niente e che alcune persone messe sulla gogna troppo facilmente non dico che debbano essere redente ma sicuramente alcune colpe non solo per loro demerito ma anche di un sistema che non funziona.
La formazione è sicuramente un altro punto dolente; a volte ho dovuto schierare persone fuori ruolo, a volte ho chiesto a qualcuno di giocare in ruoli non suoi non rendendomi conto che per mantenere fede ad un’idea di gioco ho fatto l’esatto contrario non pensando che anche i migliori in certe occasioni rispolverano “il catenaccio”, “il lancio lungo e pedalare”, “l’apertura alla evviva il parroco” e via di seguito. Quindi basta centrocampisti che fanno i difensori, difensori che fanno i centrocampisti e punte che fanno i centrocampisti; d’ora in poi le punte fanno gol, i difensori difendono e i centrocampisti impostano (e possibilmente non perdono la palla) e fanno filtro.
Sempre riguardo alla formazione ritorniamo alle origini, gioca chi è in forma, gioca chi ha voglia di giocare, gioca chi in campo dà il massimo, gioca chi non rompe i coglioni, gioca chi non si lamenta, gioca chi si sacrifica (lasciate stare i colori della maglia del giocatore che vi dico ma guardate Vidal, ogni palla che perde gli fa la fuga per andarsela a riconquistare), gioca chi non manda a quel paese il compagno, gioca chi aiuta i compagni, gioca chi esulta dopo un nostro gol, gioca chi tassativamente (e io deve essere il primo) fa la biretta e la pizzetta dopo la partita, gioca chi ci crede fino in fondo e non molla!!!!
Il motto “Nessuno entra a casa nostra” per me è ancora valido, spero che lo sia ancora anche per voi perché a mio avviso abbiamo ancora tanta strada da fare e non vedo l’ora che arrivino gli allenamenti per riprendere il tutto da dove ci siamo fermati.
Uno per tutti e tutti per uno e chi si ritira dalla lotta è un gran figlio di ……….
Forza Futura!!!

3 commenti:

  1. Bravo Brando!! Qualche giorno di riflessione ti ha incuneato in testa parole sagge come si incuneano quelli del Barcellona dentro la difesa milanista!!
    Stasera super allenamenti per tutti, mi dite a che ora...

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  2. Ore 19,30 si iniziaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!

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  3. Non ho capito a che ora ci sono gli allenamenti oggi, o domani^??

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