IL PUNTO DEL MISTER



Mister Brandoni, siedesulla Panchina FUTURA'98 UISP dal Settembre 2011



NON SEMPRE QUELLO CHE SEMBRA, E’!

 

Dopo la prima uscita stagionale i tifosi della Futura avevano pesantemente e in parte giustamente criticato tutto l’entourage della squadra nessuno escluso, facendoci somigliare più ad un gruppo di scapoli e ammogliati la domenica mattina nel campetto parrocchiale che ad una compagine che, fortemente rinnovata, deve ancora trovare amalgama ed equilibri per ben figurare in questo difficile torneo.

Dopo sabato, in settimana il mister aveva annunciato diversi cambiamenti e sottolineato che la prima partita rimaneva una parentesi a se, doverosa per tutto il gruppo anche con il rischio di commettere errori che si sono palesati per lunghi tratti dell’incontro e che ci ha visti uscire sconfitti dal comunale di Tre Ponti.

Ma non sempre quello che sembra, è.

Anche sabato la squadra aveva mostrato qualche frangente interessante, dimostrazione ne è il fatto che abbiamo saputo reagire ad un uno due tremendo portandoci anche in vantaggio; aver

poi  subito la rimonta e di essere tracollati nel finale non significava che improvvisamente dopo qualche buona amichevole fossimo diventati dei brocchi.

Quindi anche se siamo sembrati dei pellegrini disorganizzati non lo eravamo!!!!

Venerdì sera cambio di registro. Dettagli e particolari  della partita ascoltati con attenzione nello spogliatoio dal gruppo, riscaldamento fatto con tutte le accortezze del caso e soprattutto l’essere scesi in campo carichi motivati e subito concentrati.

Squadra che per buona metà della partita ha cercato il fraseggio cercando di impostare trame interessanti e nel limite della nostra categoria di non buttare via palloni a casaccio. Il primo gol frutto di passaggi di prima è la dimostrazione che nel dna di questa squadra ci sono potenzialità da tirare fuori quanto prima e da modellare con tutti gli effettivi di cui il mister sta ancora cercando la giusta collocazione in campo.

Ma non sempre quello che sembra, è.

Improvvisamente non siamo diventati uno squadrone da battere e il cambio di mentalità con i tre punti annessi non ci ha trasformati nella candidata alla vittoria finale ma semplicemente riportati nell’ambiente che più ci si addice quello di chi ha ancora tanto da lavorare senza fasciarsi la testa se si sbaglia qualcosa ma anche consapevoli di poter essere con le altre squadre a competere senza sfigurare.

Morale: due settimane fa siamo sembrati un’armata allo sbaraglio mentre venerdì una legione romana; forse non siamo ne l’una ne l’altra ma semplicemente la Futura con tanto da imparare davanti, progressi inevitabili ma possibili da fare e un sogno che vogliamo realizzare.

Brando